Un bambino ha perso la vita a seguito di infezione da escherichia coli, ceppo O157, la più frequente causa di tossinfezioni alimentari da tale batterio. Altri 19 casi di infezione si sono verificati in Scozia, nel periodo tra il 2 e il 15 luglio, dei quali 11 hanno richiesto il ricovero ospedaliero. Pare che il fil Rouge di questa catena di infezioni sia un popolare formaggio locale, una brutta copia del nostro gorgonzola, un formaggio blu chiamato Dunsyre Blue.
Non esistono conferme e anche un’azienda casearia locale, nel Lanarkshire produttrice del formaggio blu, sostiene che a seguito di analisi compiute, non sono state evidenziate tracce del batterio in questione. Vi è da dire che questo formaggio è prodotto con latte non pastorizzato, il che aumenta il rischio di proliferazioni batteriche indesiderate e che l’Escherichia coli è un batterio a trasmissione oro fecale, a volte presente in alimenti a causa dell’inosservanza di adeguate condizioni igieniche. Anche questo formaggio, come il gorgonzola, presenta una “crosta” non edibile e potenzialmente contaminata.
Ricordo personalmente, anni fa, il caso di un uomo all’ospedale di Cuneo, ricoverato per meningite, la cui causa fu riferita al consumo di crosta di gorgonzola. Se il formaggio Blu davvero non è contaminato, varrebbe la pena di indagare sulle modalità del suo consumo.