Capita spesso e volentieri di pensare a come ristrutturare la propria abitazione, ma ovviamente bisogna aspettare il momento giusto per compiere un passo del genere. Importante anche approfondire il discorso relativo a tutti quegli incentivi che possono essere utilizzati per recuperare quanto meno una parte della spesa finale sostenuta.
I principali incentivi da sfruttare
I sussidi che sono previsti dallo Stato in merito agli interventi edili comprendono la detrazione dall’IRPEF di una percentuale che può cambiare in base al tipo di lavoro di ristrutturazione da portare a termine. È prevista la suddivisione della detrazione in ben dieci quote annuali, che hanno lo stesso importo e una spesa limite che può cambiare notevolmente.
È fondamentale, proprio per questo motivo, che tutti i vari pagamenti che si riferiscono all’intervento di ristrutturazione, venga svolto mediante bonifico bancario, in maniera tale da poter essere tracciati con estrema facilità.
Il principale sussidio è rappresentato dal Superbonus al 110% può essere utilizzato per tutti i vari interventi legati al risparmio energetico che vengono portati a termine su completi stabili, sia condomini che case private. Il Superbonus è stato confermato anche all’interno del Decreto Rilancio DL 34/2020, che è entrato attualmente in vigore lo scorso 16 luglio.
Attenzione anche a sfruttare il sismabonus: si tratta di un sussidio del 110% in cinque anni, che fa riferimento non solo alle persone fisiche, ma anche ad aziende e imprese, tralasciando la fascia sismica 4, in cui il rischio è ridotto. In questi casi, gli interventi che permettono di adeguare la struttura alla normativa antisismica permettono di ottenere una detrazione pari al 90% in riferimento all’acquisto di una specifica polizza assicurativa.
Oltre agli incentivi appena descritti, potresti optare per un prestito personale o finanziamento senza busta paga per far fronte alle eventuali spese. Puoi leggere molte guide sul discorso collegandoti al sito Prestitimag.it, un portale ben curato dalla redazione e ricco di preziose informazioni.
Le categorie di intervento legate al Superbonus del 110%
Il Decreto Rilancio si riferisce soprattutto a tre tipologie di intervento. Si tratta, prima di tutto, del cappotto termico, un intervento legato al risparmio energetico, ma serve in questo caso migliorare la prestazione quantomeno di due classi energetiche, che dovrà essere dimostrato mediante la presentazione dell’Attestato di Prestazione Energetica.
Il secondo tipo di intervento a cui viene collegato il superbonus sono l’installazione di impianti di riscaldamento e di raffreddamento. Il riferimento è anche ai lavori di installazione di impianti ibridi oppure geotermici, ma rispettando sempre dei requisiti ben precisi in riferimento al livello di efficienza energetica.
Infine, il terzo tipo di intervento che permette di sfruttare il Superbonus al 110% è quello dell’installazione di caldaie ad elevata efficienza. Il riferimento, in questo caso, è a tutte quelle abitazioni che vengono considerate come prima casa del contribuente. Ci sono bonus da sfruttare, ovviamente, anche in riferimento alle seconde case, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui gli interventi vadano a riguardare anche lo stesso condominio. Infine, è bene evidenziare come ci sia l’opportunità anche di effettuare un cumulo delle tre tipologie di interventi che abbiamo appena descritto.