I recenti fatti che hanno visto morire due giovani donne che, a detta dei medici, avrebbero potuto guarire dal cancro che le aveva attaccate impongono una seria riflessione. Posto che si parla di persone intelligenti e istruite, non certamente persone che hanno perso la ragione, cosa può indurre un malato a scegliere le vie più incerte e inesplorate anziché seguire la scienza che propone dati statistici e scientifici certi.
Quando una persona viene attaccata dal cancro, subisce un vero colpo psicologico che può anche portare alla decisione di abbandonarsi al proprio destino, rifiutando qualunque terapia, oppure segue le terapie mediche ma quando queste si rivelano inefficaci, quando le speranze sono solo più riponi bili nell’opera del Padreterno, allora ci si può aggrappare a qualsiasi ulteriore possibilità, anche se inesplorata. A questo punto tutto diventa legittimo e comprensibile ma rifiutare a priori una terapia scientifica per affidarsi a teorie strampalate appare irrazionale.
Paura delle conseguenze spesso devastanti delle terapie mediche? Molto probabilmente è questo il motivo che porta a scelte insensate, a riporre fiducia anche in chi è pluri condannato ed espulso dall’ordine dei medici da molti anni. Un appello a tutti coloro che stanno affrontando queste gravi patologie: affidatevi alla scienza, è l’unica cosa che può salvare e in moltissimi casi lo fa. I capelli ricrescono, i sintomi passano, la vita, una volta persa, non ritorna.