Partono i test di ingresso Medicina 2016 per gli aspiranti futuri medici. Son moltissimi i candidati e relativamente pochi i posti disponibili. Questo ha generato proteste da parte degli studenti, che rivendicano l’abolizione del numero chiuso e il diritto a studiare ciò per cui si prova passione e ci si sente portati. E’ una legittima aspirazione, secondo alcuni la limitazione dei posti rappresenta una violazione al diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana, probabilmente anche con qualche ragione.
Dall’altra parte, c’è la ragione dello Stato che sostiene che in ogni caso consentire lo studio rappresenta un costo per lo Stato e formare professionalmente una quantità di persone che non potranno, poi, avere possibilità di applicare il lungo percorso formativo, non ha alcuna utilità sociale, non avrebbe, in brutte parole, alcun senso. Vi è da dire, però, che esistono, in Italia, alcune facoltà, alcuni corsi di studio universitari che, prove alla mano, sfornano disoccupati, eppure per tali facoltà non vi è alcun limite di iscrizione.
Se si volesse fare un lavoro serio e ben fatto, bisognerebbe fare dei piani precisi pluriennali e determinare quante persone, per ciascuna professionalità, serviranno e formare le persone che realmente serviranno. In questo modo i giovani che escono dalle università avrebbero il lavoro già praticamente assicurato per ciò che hanno studiato. Pura utopia! Intanto, solo un aspirante medico su sei otterrà l’ingresso a Medicina.